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venerdì 28 novembre 2014

Gloria e la multa per falsi nominativi

Valeria (qui il post) non è la sola ad essere stata condannata per aver comunicato il suo nome femminile ad un fermo di polizia.


Gloria ci racconta: "mi e' successa una cosa simile poco prima di transferirmi definitivamente in Inghilterra nel 1996. Ero in macchina con dei conoscenti, la polizia ci ha fermati, mi hanno chiesto come mi chiamavo, ho dato il mio nome al femminile, poi la polizia mi ha controllato la borsa e hanno trovato il mio documento. Era abbastanza imbarazzante perché le persone con cui stavo non sapevano che sono una trans. E' scattata la denuncia per ''falsi nominativi'', niente galera ma ho dovuto pagare una multa di 1 milione e mezzo di lire (quando c'era ancora l'euro). E' una vergogna ancora nel 2014 che le persone trans in Italia non riescono ancora a cambiare un pezzo di carta che crea tantissimi problemi su tutto".


Gloria ha pagato una multa salata per 
aver tentato di difendere la sua 
privacy e questo non è giusto


Ricordiamo che in Italia è ancora vigente il regio decreto 773 del 1931, che punisce chi altera o camuffa il proprio aspetto esteriore, reato di cui può ancora oggi essere imputata una persona transessuale.

La politica non può stare a guardare, occorre subito approvare il ddl405 o, quantomento, consentire alle persone transessuali di cambiare il proprio nome con uno coerente al proprio genere d'elezione facendo una deroga alla legge 396/2000, in attesa dei tempi legislativi. 

giovedì 13 novembre 2014

città del messico: cambio di genere per via amministrativa

Anche Città del Messico ha approvato una risoluzione che permetterà il cambio di nome e sesso solamente per via amministrativa e, su falsariga della legge Argentina, nessun intervento medico o chirurgico sarà richiesto per adeguare il certificato di nascita. 
La legge è stata ritenuta da alcuni parlamentari ed associazioni troppo blanda per quanto riguarda la protezione da malattie sessualmente trasmissibili e per il sostegno economico da parte dello stato alla transizione ma, per questo, è stata promessa un'implementazione delle politiche di accesso alla sanità per la salvaguardia della salute delle persone transgender.

La precedente legge, che prevedeva gli stessi step legali di quella italiana, è stata approvata nel 2008. Ottenere la nuova identità aveva un costo di circa 60000 pesos (3500 euro) per le spese mediche e legali. Tale procedimento non era economicamente sostenibile per una grande fetta di popolazione transgender messicana. Da oggi sarà molto più facile per le persone transgender integrarsi, trovare lavoro, procedere nella carriera universitaria, passare alle frontiere e vivere alla luce del giorno e, anche in caso di arresto, lo stato non potrà più negare le terapie ormonali prima negate perché cross-sex.


"Oggi è un giorno di lutto per la misoginia e la transfobia a Città del Messico. Ora è necessario approvato dal governo federale una legislazione simile. Circa un anno le persone transgender della città avrà una nuova realtà, ma le sorelle ei fratelli di altri stati del paese non hanno accesso ai documenti".  

Gloria Hazel Davenport, attivista e consulente del Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo dell'HIV / AIDS


fonti e approfondimenti:

1
2
4


Città del Messico ha fatto in soli 6 anni quel che 
l'Italia non è ancora riuscita a fare in 32.

martedì 4 novembre 2014

difendere la propria identità costa 1 anno di carcere

LECCE - Condannata per aver difeso la sua identità femminile. All’anagrafe è registrata come Gino. Ma ai poliziotti ha detto di chiamarsi Valeria. Gli agenti, però, non hanno voluto sentire ragione. Ed una trans è finita in un’aula di tribunale per aver reso false attestazioni ad un pubblico ufficiale sull’identità. Il processo si è concluso con una sentenza di condanna: Gino Ciurlia, alias Valeria, 30 anni, di Taurisano, (cittadina del Sud Salento) deve scontare un anno di reclusione senza la sospensione della pena.

leggi l'articolo completo

Viviamo nel paradosso a causa di una legge ingiusta. 

LO STATO ANDREBBE DENUNCIATO PER TRANSFOBIA LEGALIZZATA E LE PERSONE TRANS DOVREBBERO ESSERE RISARCITE PER QUANTO SUBITO NEGLI ULTIMI 30 ANNI.

STOP 164. È ORA DI FARE UNA NUOVA LEGGE

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lunedì 3 novembre 2014

dai commenti alla petizione: ho firmato perché..

Perché mi sembra una violenza che un uomo o una donna deva mutilarsi per cambiare il suo sesso nell'anagrafe. Una legge così è da anni che dovrebbe essere stata revocata. maria josé carrazoni
 Perché trovo una tutela sia per lo stato che per il cittadino che i documenti vengano adattati alla persona , per evitare danni a se e a terzi . Ed evitare a tutti molti disagi legato a questo problema. Tobias Pellicciari
E' importante il diritto all'integrazione senza alcuna sorta di differenza in base all'orientamento sessuale o di genere. E' inaccettabile che una persona transessuale viva alienata per impossibilità ad accedere al mondo del lavoro o per paura di uscire di casa e di essere vittima di violenze verbali o fisiche. E' ora di educare questa popolazione alla civiltà e al rispetto dei diritti inviolabili della persona, di ogni persona Giuseppe De Carlo




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